Caro il mio paziente lettore,
Che tanto si chiede dove io sia finito....
Me lo chiedo anche io, non sai quanto e da quanto.
L’anno si chiude, ebbene.
Lo ripercorro da giorni....
Fotogrammi di un anno proprio difficile, forse uno dei più difficili.
Poche cose hanno puntellato questa casa in rovina, sorreggendola dagli scossoni tellurici che hanno avuto inizio un poco più in là nel tempo, da principio senza che quasi me ne accorgessi.
Mi sono trovato di fronte ad amare realtà, e pesanti sconfitte, di cui non ho ancora compreso il perché siano avvenute.
Mi sono eroso dentro, come immerso in una vasca di acido.
Eppure i puntelli hanno retto, e sono ancora qui.
Che nuoto nel liquido contenuto in un enorme calderone. Il calderone delle mie responsabilità.
Responsabilità di non aver fatto abbastanza, di non aver combattuto abbastanza.
Ho lasciato che le cose accadessero, e sono stato a guardare inerte.
Eppure i puntelli hanno retto, e sono ancora qui.
Qualcosa vorrà pur dire.
L’elmo e l’armatura sono li che aspettano solo di essere indossati, la spada di essere brandita.
Devo solo decidere di farlo.
Di uscire dal crogiolo e tornare in battaglia.
Devo.
Perche’ come sempre, quel che conta non è vincere o perdere, ma come si vince o si perde.
Zoe