Stasera, mentre ero sul treno che mi riportava a velocità folle verso Roma, pensavo a quanto sto per scrivere.
Corre, il treno, verso casa. A velocità folle.
Le orecchie si attappano.
Guardo le persone che mi stanno intorno.
A dirla tutta, non le guardo, le osservo, le scruto, sento i loro discorsi.
Discorsi di gente diversa, ma con un fattore che le accomuna: il viaggio.
Se le osservo bene, mi accorgo che nessuno sorride.
Mi chiedo il perché e anche se stanno condividendo la mia stessa sorte di viaggiatore perpetuo.
Se le osservo bene, mi accorgo che siamo umani.
Zoe
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