Con questo antico proverbio popolare, che consigliava ai mariti di non "strafare" nel periodo più caldo dell'estate, Zoe si congeda temporaneamente, per godersi un meritato (??) periodo di ferie.
Ci rivedremo a Settembre o forse un pochino prima, chissà.....ma non mi dimenticare, perchè io non mi dimenticherò di te e ti penserò ogni giorno.
Sono stati mesi densi di emozioni, di vario genere, alcune delle quali ho cercato di condividere con te meglio che potevo.
E sono stati mesi non facili, soprattutto sul fronte lavorativo.
Ma, a pensarci bene, ogni anno, nel momento in cui lo vivi, sembra sempre il più duro o il più difficile. Poi viene immancabilmente superato da quello successivo.
Riflettevo sul fatto che, specialmente nel corso dell'ultimo ventennio, siamo continuamente sollecitati e invitati a gestire cambiamenti, in misura sempre più accentuata, quasi con frenesia.
Non parlo solo del mondo del lavoro che, per forza di cose, subisce i cambiamenti dell'ambiente esterno, del mercato, delle leggi.
Parlo delle nostre abitudini e della cura che rivolgiamo a noi stessi.
Il cambiamento spaventa.
L'essere umano non ama il cambiamento.
Avete mai provato a cambiare le abitudini di un bambino piccolo, tipo farlo andare a dormire ad un'ora diversa dalla solita?
Sono sicuro che qualunque genitore risponderebbe la stessa cosa: UN DISASTRO!
Un bambino piccolo è l'estratto puro dell'essere umano e non ha schermi difensivi, che si acquisiscono in futuro e solo con l'esperienza. Nutre una profonda avversione per tutto ciò che muta le sue abitudini e rompe i suoi fragili equilibri.
Poi, il bimbo piano piano cresce e infine diventa adulto.
L'odio per il mutamento rimane, ma il più delle volte l'esperienza lo aiuta a sopportare e gestire il senso di disagio e di sofferenza. Quando fallisce e perde il controllo, invece, ecco apparire di nuovo il DISASTRO.
Una frase che dico spesso è: "Nella vita abbiamo due sole totali certezze. La prima è che un giorno moriremo. La seconda è che le cose cambiano".
E' una visione minimalista? Forse, ma è quello che penso con un certo livello di convinzione.
Concludo la riflessione, perchè il discorso sarebbe lungo e magari meriterebbe un contradditorio, una discussione a due vie.
Però, non voglio terminare senza puntare un dito. Di solito non lo faccio, ma, visto il tema, perchè non cambiare approccio?
Punto il dito su tutti noi, che assistiamo sempre più inermi alle molteplici e rapidissime mutazioni, subendone gli effetti e perdendo, ogni giorno di più, la possibilità di essere protagonisti del nostro avvenire.
Il mondo, inteso come sistema globale, sta andando ad una velocità che l'uomo non può più sostenere. Sentiamo sempre più forte la sensazione di essere in ritardo rispetto a qualcuno o qualcosa.
I nostri equilibri si rompono di continuo e molte volte non lo percepiamo.
Però il nostro corpo e la nostra anima se ne accorgono eccome, lanciano segnali di allarme, che spesso nemmeno ascoltiamo, tanto siamo occupati a correre e ad affannarci.
Il sistema sta andando ad una velocità insostenibile per la macchina umana.
Peccato solo che il piede sull'acceleratore lo abbiamo messo proprio noi e spingiamo sempre più forte.
E' Agosto, chissà se non è giunto il momento di dare ascolto all'antico proverbio che ha dato il titolo a questo post.
Buone Vacanze
Zoe
E' proprio tutto vero! Ma noi esseri umani siamo contraddittori. Alcuni di noi se non hanno cambiamenti si deprimono. Io, per capirci, sono come un bambino piccolo. :-) BUON RIPOSO ZOEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!
RispondiEliminaNon avevo dubbi, anche se poi di cambiamenti la tua vita è stata piena e li hai superati alla grande, perchè sei una grande Donna (con la D maiuscola!).....Buon riposo anche a te in Cervetery Town!
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