Zoe ha gli occhi aperti sul mondo

Zoe ha gli occhi aperti sul mondo

martedì 5 giugno 2012

BANALI COINCIDENZE


Questa sera, mia cara, o mio caro, che dir si voglia poco importa, scrivo un post insolito.  
Prendo una pausa. 
Sia dal continuo (e forse tedioso) parlare di me, sia dal narrare brevi racconti più o meno verosimili.

Questa sera parlerò di vita vera e di fatti realmente accaduti di recente, ma anche in un passato che sembra voler tornare con prepotenza.

Parto da un fatto apparentemente banale.
Ma, del resto, tante idee meravigliose, nascono da eventi che, se osservati solo in superficie, hanno una rilevanza a prima vista banale
Pensa alle grandi scoperte scientifiche.
Newton, ad esempio, intuì l'esistenza della forza di gravità, semplicemente perchè - mentre riposava all'ombra di un melo - ricevette un doloroso colpo in testa, causato da un frutto caduto spontaneamente dall'albero sotto il quale schiacciava un sonnellino. 
Forse è leggenda, ma ci sono tantissimi esempi così. 
Mirabili scoperte, generate esclusivamente dall'osservazione di fenomeni apparentemente banali.

Ti rassicuro subito, dicendoti che non ho scoperto nulla di importante per l'umanità e per la scienza. Ho solo fatto alcune somme e constatato che il conto, purtroppo, torna.

Alcuni giorni fa, mentre recapito diligentemente il mio sacchetto di rifiuti "umidi" al punto di raccolta vicino casa, per puro caso e per un motivo banale inizio a scambiare due chiacchiere con l'addetto della nettezza urbana. 
Non so come, nell'arco di due minuti, passiamo da un argomento tipo la raccolta differenziata, ad alcune facezie di basso livello politico (tanto il livello attuale della politica stimola solo discorsi di bassa levatura intellettuale, cosa possiamo pretendere?)
Mentre l'individuo, che per descriverlo basterebbe dire che sembrava uno dei personaggi romaneschi tanto ben caratterizzati da Verdone, si prodiga nello spiegare come, quanto e perchè la politica fosse marcia più di un rifiuto lasciato al sole per una settimana, alla fine del discorso pronuncia una frase di elevato e inatteso spessore.
 "Non ha visto l'attentato di Brindisi?" Esordisce alzando leggermente il tono della voce. 
Annuisco e, curioso, attendo il seguito.
"L'hanno fatto apposta! Per distogliere la nostra attenzione dalla crisi e dalla situazione di m.... in cui siamo finiti! Macchè squilibrato, sono stati i servizi segreti!"
Rimango attonito. 
Lui, pensando di aver condiviso con me una ipotesi bizzarra e tutta sua, decide di interrompere il discorso, come sentendosi colpevole di un misfatto. Mi porge frettolosamente il sacchetto biodegradabile di spettanza. 
Mi riprendo dal mini-schock e ricambio il saluto porgendogli la mano, che lui stringe con vigore, distendendosi in un sorriso di sollievo. 
La stretta con mano salda e un sorriso sincero: banalità, ma non immaginate quanto mi fanno stare bene.....
"Mi hai solo sorpreso, stai tranquillo, non ti ho preso per matto!", avrei voluto dirgli in quel momento. 
Ma non sarebbe servito a nulla, il linguaggio del corpo aveva parlato per entrambe, meglio di qualunque parola, come accade sempre. Le parole le controlli, se vuoi, il corpo difficilmente, anzi, quasi mai. Soprattutto nei frangenti più banali. Questo perchè le nostre difese sono deboli, il ponte levatoio è abbassato e tutte le sentinelle di turno dormono della grossa. 

Mi dirigo verso l'ufficio, pensando ancora per un pò alle supposizioni dell'uomo incontrato casualmente per strada. In particolare al fatto che, negli anni '70, quando l'Italia era una polveriera di tensioni sociali, iniziò una lunga e triste sequela di attentati terroristici, di marcata matrice politica. 
Dopo i felici e prosperi anni '60, la crisi bussava alle porte di un italiano medio che stava assaporando il benessere e che ora cercava maggiori diritti. Studenti in sommossa. 
Città insicure. 
Rossi contro Neri. 
Violenza, morti ammazzati, agitazioni operaie. 
Vuoto politico e istituzionale.
Poi gli attentati.
Di una crudeltà inaudita, colpivano indiscriminatamente anche i civili inermi.
Una bomba poteva uccidere chiunque, in quelli che furono definiti "Gli anni di piombo".
Recentemente, dopo tanti anni, si è tentato di fare una timida luce.
Fino a trovare la barriera insormontabile della ragion di stato e dei servizi segreti.
Esatto.
L'uomo della strada, il netturbino, ha tirato fuori una vecchia, triste storia. Fatta di tanta morte e violenza, ma poche, pochissime responsabilità.
Una roba da archiviare dove nessuno possa più ficcare il naso.

Arrivo in ufficio e i pensieri si dissolvono.

Oggi, sempre per puro caso, leggo un articolo di Gad Lerner, giornalista tra i più lucidi e intelligenti, anche se a volte mi sembra eccessivamente schierato.
Nell'articolo, fa un parallelismo tra la situazione politica odierna, la crisi economica, la paura della gente e il delitto di Brindisi. Che, a suo vedere, ha una sinistra similitudine con il delitto di Piazza della Loggia, davanti alla Questura di Milano. 
Siamo nel 1973, quarant'anni fa.
Mio fratello era appena nato e io ero troppo piccolo per ricordare, non avevo neanche cinque anni.
Ma ho strani fotogrammi nella memoria, se mi sforzo un pò.
Telegiornali in bianco e nero, i commenti dei miei genitori che faticavo a comprendere. Di quel periodo ho due nitidi ricordi
Nel primo rivedo mia madre che parla di un certo Vallanzasca e del fatto che era evaso: da quel giorno, in alcuni miei giochi, quel Vallanzasca occupò di diritto il ruolo del cattivo.
E poi, sempre in quel periodo, sentii nella notte degli spari e mi svegliai.
Mio padre corse a rassicurarmi ma, il giorno dopo ascoltai di nascosto i miei che parlavano di una sparatoria avvenuta proprio sotto casa.

Ma torniamo all'articolo di Lerner.


Il protagonista della strage, tal Bertoli, uccise 4 persone e ne ferì 45. 
Lui disse per vendicare un compagno.
Dopo anni, venne fuori che aveva lavorato per i servizi segreti e addirittura il suo nome comparve tra i componenti dell'organizzazione paramilitare atlantica "Gladio". 
Per chi non lo sa, durante la Guerra Fredda, "Gladio" era il nome italiano di un'organizzazione segreta diffusa capillarmente nelle nazioni occidentali filoamericane appartenenti alla NATO. 
Centinaia di uomini insospettabili, ma in realtà militari super addestrati in ogni campo bellico. Cellule dormienti sparse ovunque, pronte a risvegliarsi, se mai un giorno il nemico Bolscevico, il terribile Comunista, avesse dato inizio ad un'invasione o ad una guerra. La loro precisa responsabilità era quella di organizzare la prima resistenza, nel caso in cui le difese convenzionali avessero ceduto all'onda d'urto degli eserciti nemici.
Quel Bertoli della strage di Piazza della Loggia era uno di loro.


Riguardo la recente strage di Brindisi, forse sto amplificando l'atto di un semplice squilibrato.
Ma non posso smettere di credere che esistano dei poteri forti. 
I quali non amano i cambiamenti, il popolo che si mobilita, i vuoti di potere. Ovviamente quel tipo di potere che fa comodo a loro e che li lascia agire indisturbati.
Immani movimenti economici e criminali, che vogliono che tutto rimanga immobile, esattamente così com'è. 
Vedono in pericolo il loro status quo e non ci stanno. Quindi utilizzeranno ogni mezzo a disposizione, per riportare l'ordine, il LORO ordine.


Se è come dice Lerner, che in fondo traduce il formidabile intuito dell'uomo della nettezza urbana, allora, cari miei, siamo in un bel guaio davvero.

Non accettiamo passivamente la storia banale del pazzo isolato.
Almeno nutriamo un dubbio, proviamo a pensare "oltre", perchè certi avvenimenti, potrebbero non essere "Banali Coincidenze".



Notte
Zoe










2 commenti:

  1. Se pensi soltanto che, alcuni luoghi d'Italia hanno dei problemi spaventosi ma poi qualcuno compra il giocatore di calcio famoso per poi farli vivere solo per quello... (vedi Maradona per il Napoli). Anche questo è fumo negli occhi. Chi ci ha mai creduto ad attentati isolati senza un disegno ben determinato... Non bisogna credere più a niente e a nessuno, dobbiamo lasciare sempre uno spiraglio al dubbio. Purtroppo il popolo italiano si compra e s'inganna con poco... Tanto è vero che Maratona era un drogato, umanamente schifoso, evasore fiscale eppure ancora oggi osannato. Che tristezza :-/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Al paragone con Maradona non avevo proprio pensato, ma è vero che spesso il popolo - soprattutto quello che non ha nulla - si acquista con poco. Gli antichi romani lo sapevano bene, panem et circensem....e dominarono il mondo

      Elimina