Zoe ha gli occhi aperti sul mondo

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venerdì 22 giugno 2012

MA GLI ANDROIDI SOGNANO PECORE ELETTRICHE?


La domanda è bizzarra e, probabilmente, ai più non dirà assolutamente nulla.
Non proviene dal mio Zoe psycho, ma è la traduzione letterale del titolo di un libro, precisamente "Do androids dream of electric sheep?" scritto alla fine degli anni '60, da un tale che si chiamava Philip Kendrick Dick.
Ancora nulla, vero?
E se invece ti dicessi "Blade Runner"? Sempre nulla? No, non credo. 
Magari non lo hai mai visto, ma sono certo conosci l'esistenza di un film con questo titolo accattivante, ma ben poco collegato alla domanda e al tema che sto per trattare.

Insomma, Blade Runner è il film. Bellissima pellicola, direi tra le mie top 10.
Ma il libro, o direi meglio il breve racconto, ambientato nel - pensate - 1992, è tutt'altra emozione. 
Per noi si tratta di vent'anni fa, ma per lo scrittore quella data significava immaginare un futuro lontano e terribile, immediatamente successivo alla fine di una guerra nucleare. 
Pensaci. 
Un anno dopo la pubblicazione del libro, l'uomo metteva piede sulla luna: è così  folle pensare a colonie su Marte 24 anni dopo?
Forse si, forse no.

La vicenda si svolge prevalentemente a San Francisco. 
La vita animale e vegetale sulla Terra è quasi scomparsa. 
Le piogge di polvere radioattiva ricoprono tutto e portano alla progressiva alterazione mentale e genetica degli individui. 
Gli uomini e le donne che non hanno subìto mutazioni a causa della radioattività, non sono troppo vecchi e sono in grado di riprodursi si sono trasferiti quasi tutti nelle colonie extramondo. Per incentivarli a trasferirsi, una legge stabilisce che ad ogni terrestre venga assegnato un androide come servo. È però proibito ai droidi abbandonare le colonie per trasferirsi sulla Terra, pena il ritiro immediato.
Il protagonista è tal Rick Deckard (nel film Harrison Ford), un cacciatore di taglie costretto a ritirare 6 androidi fuggiti da una colonia marziana......
Deckard, tra le varie peripezie, verrà sedotto da Rachel, una droide talmente perfetta che susciterà in lui il dubbio di quale sia il confine tra ciò che è organico e ciò che non lo è, ma soprattutto sul senso dell'umano: fino a che punto è umano uccidere un qualcosa che si sente vivo?

Ma il passaggio principale del racconto, secondo me, sta nell'incapacità dell'uomo del futuro di sognare e provare sentimenti umani, se non tramite strumenti artificiali. Mentre i droidi ambiscono talmente tanto al sogno che, alla fine riescono a raggiungerlo, anche se per brevi istanti.

Il 1992 è arrivato ed è bello che passato.
Nessuna guerra nucleare, niente androidi che sognano. Di colonie su Marte nemmeno l'ombra e di vita sul pianeta - nonostante gli sforzi per annientarla - ce n'è ancora a sufficienza.
Ma cosa dire o pensare su uomo e macchina?
O meglio, cosa siamo realmente oggi? 
Ancora di più: siamo proprio sicuri che siamo ancora organici e con un'anima?
Oppure qualcosa o qualcuno ha l'interesse a toglierci tutto, compresa la capacità di sognare?

Quando ero piccolo, e non riuscivo a prendere sonno, mia madre mi diceva: "Conta le pecore...."
 
Ancora oggi, conto pecore (vere), quando non riesco ad addormentarmi e sono ancora capace di sognare.

Zoe










4 commenti:

  1. Se l'uomo non avesse più sogni morirebbe di solitudine. Sognare è essenziale anche per avere uno scopo nella vita, un progetto da portare a termine. Per fortuna io sogno spesso, anche ad occhi aperti e credo sia questo il segreto che ci da forza per andare avanti. Inoltre credo anche che il reale è ciò in cui crediamo. Se crediamo in qualcosa o in qualcuno, questo esiste, anche se solo per noi stessi. E gli altri potrebbero considerarci dei pazzi ma come dice il magico Bennato: "Chi ci ha già rinunciato e chi ride alle spalle, forse è ancora più pazzo di te..."

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  2. "Io ne ho viste cose, che voi umani non potreste immaginarvi...
    e tutti quei momenti, andranno perduti...nel tempo, come lacrime nella pioggia. E' tempo...di morire"
    Rutger Hauer - Nexus6

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  3. Fantastico, dopo aver scritto il commento sopra, per pubblicarlo mi é stato chiesto "Dimostra di non essere un computer...digita le due parole che vedi" Giusto per restare in tema...:-)

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    1. Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi,
      navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
      e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
      E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo
      come lacrime nella pioggia.
      È tempo di morire.

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