Zoe ha gli occhi aperti sul mondo

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sabato 8 settembre 2012

RICORDARE UN SOGNO




Tanti, tanti anni fa, Zoe lesse un libro sui sogni.
In verità, ne lesse solo pochi frammenti. 

Si trovava in una modesta e cupa biblioteca pubblica, situata al centro di una insipida e grigia cittadina di provincia.
Doveva incontrare una persona, ma era in larghissimo anticipo.
Pioveva da ore. Una pioggia sottilissima che quasi non bagnava. E poi freddo, di quello che penetra insidiosamente nelle ossa.

Zoe stava curiosando da quasi un'ora, muovendosi tra gli scaffali polverosi. Le opere erano ordinate con poca cura, anzi, erano posizionate senza alcuna logica. Questa incuria, di per sè, rendeva difficile qualunque ricerca. 
Ma a Zoe era sempre piaciuto trattenersi e indugiare in un luogo pieno di carta rilegata da maneggiare in assoluta libertà.
La bibliotecaria, una vecchina ricurva e rugosa, era l'unica presenza umana oltre lui.
Durante tutto il tempo in cui Zoe sostò nei locali, l'anziana donna non si avvicinò mai e questo non gli dispiacque affatto. 
Zoe prese molti libri. Li toccò, li sfogliò, lesse quà e la senza seguire alcun criterio. 
Ogni tanto, qualche libro, aprendosi, emanò un forte odore di carta umida, che a lui piaceva moltissimo.
Ad un certo punto, per puro caso, si trovò tra le mani un libercolo stropicciato di poche pagine. Si intitolava "Ricordare un sogno".
Incuriosito, iniziò a zompettare da una pagina all'altra, leggendo velocemente alcuni passi. Finchè non arrivò quello giusto.
Diceva: "I sogni svaniscono al risveglio e il tutto accade nell'arco di pochi secondi. Trattenere un sogno è possibile, è solo una questione di abilità che si acquisisce con l'esercizio quotidiano. Non appena sveglio, immediato deve essere il tuo impegno e volontà di conservare quello che ha generato il tuo vero IO. Allenamento, concentrazione e costanza, sono gli ingredienti necessari a ricordare e conservare per sempre un sogno".
Lesse e rilesse quel breve pensiero.

Alla fine, Zoe chiuse il piccolo libricino e lo ripose nel sudicio scaffale. Poi uscì dalla biblioteca lanciando un'occhiata distratta in direzione della vecchina che, inaspettatamente, per un solo istante, incrociò il suo sguardo e abbozzò un sorriso ironico.

Camminando per le vie deserte della città, avvertì una sensazione strana, si sentì quasi turbato.
Non ci aveva mai pensato ma, in vita sua, non aveva mai ricordato un sogno.

Buonanotte
Zoe



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