Zoe ha gli occhi aperti sul mondo
mercoledì 31 ottobre 2012
STRETTO ALL'ANGOLO
Questa sera non so nemmeno da dove e se cominciare.
Ma qualcosa devo fare e quindi inizio, pur sapendo in principio che non so come finirà il mio discorso.
E' già successo....dirai....
Questo post è dedicato ad a chiunque abbia una profonda sofferenza dell'anima e non ha nessuno che sappia veramente come stargli vicino.
Lunedì scorso entrando in ufficio, osservo il gruppo con cui lavoro e vedo subito facce strane.
Ho poche qualità, ma una che mi riconosco è quella di intuire immediatamente che c'è qualcosa che non va.
Dai volti, dai toni della voce, banalmente.....dall'aria che respiro.
La cosa mi ha sempre aiutato a fare il mio lavoro di manager ma, soprattutto, a stabilire una relazione che va al di là del semplice rapporto professionale. Non parlo di amicizia, perchè non è ammissibile, almeno finchè sussite un rapporto gerarchico. Parlo della capacità di andare un pò oltre.....
Diversi anni fa, un formatore a cui devo molto, mi disse che non avrei mai fatto bene il mio mestiere se non mi fossi realmente interessato alle persone che avevo di fronte. Sia che fossero clienti, sia che fossero collaboratori.
Riconobbi subito che quelle parole, pronunciate con il sorriso da un elegante signore di mezza età e qualche anno in più, mi appartenevano profondamente e che non avrei fatto alcuna fatica a seguire quel consiglio, che poi era una lezione di vita.
Fu la svolta per me e da quel momento decisi che il modo migliore per fare il "capo" e persino il venditore professionista, fosse semplicemente.....essere me stesso.
Per anni ho vissuto la condizione ideale di chi - per lavorare - non fa altro che seguire i propri valori e mostrarsi per come è. Sorrido pensando che riesco benissimo in questo sul lavoro e invece fatico un pò nella vita privata. Forse perchè alla fine, sul lavoro, si va a fondo quel tanto che basta. La vita privata è assai più complicata!
Insomma, che devo dire.....ammetto che fare il manager di persone in questo modo è stato dispendioso in misura formidabile, ma altrettanto formidabili sono state le soddisfazioni e le cose che ho imparato dalla gente.
Tornando a Lunedì, un evento, di cui non parlerò, ha fatto vacillare profondamente la casa confortevole che pensavo di aver costruito.
Fossero state vere le parole delle persone che in passato mi ammonivano e tentavano di disilludermi?
"Non ti far coinvolgere troppo dalle persone " disse una volta un mio capo "Le persone sono belle, ma hanno anche un grande difetto: pensano!!".
Se ricordo ancora oggi quelle parole apparentemente assurde, è perchè non provenivano da un pazzo, ma da una persona molto più esperta di me. Mi sono chiesto tante volte cosa volessero realmente significare e fino a Lunedì non mi ero dato una risposta.
Ora è finalmente arrivata, quella risposta.
E' vero.
Le persone pensano, e di questo non avevo mai dubitato. Ma i loro pensieri non sono controllabili, nemmeno da loro stessi.
Soprattutto, se espressi al culmine di una grande sofferenza interiore, ti possono travolgere come un'onda anomala e senza alcun preavviso.
Ma nulla mi farà ricredere o disilludere, non abbiate dubbio.
Perchè sono certo che non c'è altra via, se non quella di interessarsi realmente agli altri. Chi interpreta in altro modo, fa un'esperienza arida. Sicuramente senza dolori come questo che sto vivendo, ma anche senza gioie e......semplicemente senza vita.
Zoe
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