....per poterti dimenticare,
ci vorrebbe un amico
per dimenticare il male,
ci vorrebbe un amico
qui per sempre al mio fianco,
ci vorrebbe un amico
nel dolore e nel rimpianto.
Amore, amore illogico, amore disperato,
lo vedi sto piangendo, ma io ti ho perdonato.
ci vorrebbe un amico
per dimenticare il male,
ci vorrebbe un amico
qui per sempre al mio fianco,
ci vorrebbe un amico
nel dolore e nel rimpianto.
Amore, amore illogico, amore disperato,
lo vedi sto piangendo, ma io ti ho perdonato.
Così cantava Venditti, più o meno una trentina di anni fa.
Non amo Antonello, lo trovo ripetitivo negli arrangiamenti, ma devo ammettere che qualche testo è molto buono.
Nella canzone, il cantautore romano parla di perdono, amicizia, dolore e amore.
E di questo discuteremo stasera, con particolare attenzione al dolore, sgradevole sentimento che alcune persone - ritenute vere amiche - hanno generato in me poche ore fa.
Non la farò lunga. Mi concentrerò solo su come il sole si è trasformato in luna e proverò a spiegare il perchè.
Giusto qualche giorno fa, avevo appreso una notizia che mi aveva colpito, tanto da scrivere un blog, l'ultimo per la precisione (Mai dire mai - Parte seconda).
Il contenuto della novella, mi aveva coinvolto a tal punto, che mi sono spesso ritrovato ad indugiare nel pensiero, anche sul lavoro, dove di solito non mi trastullo con divagazioni riguardanti la vita privata.
Strano ma vero.....si, ma cosa è successo??
In breve, una coppia di miei amici - parlo di una roba di almeno dieci anni di conoscenza o forse più - avevano sorpassato quella che definisco "La linea rossa" ed erano quindi giunti...... a esplorare la loro intimità.
Non racconto i dettagli, troppo lungo. C'è solo una cosa che conta: ho sofferto, pensando che uno di loro magari non accettava quel limite oltrepassato e l'altro, forse, ne avrebbe subito la principale conseguenza, ovvero il possibile allontanamento.
Che peccato, pensavo....e speravo con tutto me stesso che ciò non accadesse.
Altri soggetti, anch'essi ritenuti amici, apparivano sul palcoscenico.
Commentavano e vivevano quell'insolita notizia nei modi più disparati.
Poi, Venerdì sera, l'ultimo atto: uno degli attori della commedia si decide a chiudere il sipario.
Non era vero nulla. Era tutto un semplice scherzo.
Lì per lì, ho sorriso e persino fatto i complimenti ad ognuno di loro, perchè erano stati perfetti.
Sms, discorsi su facebook, recitazioni dal vivo.
Bastardi ma perfetti.
E quindi, alla fine della serata, via a dormire, non senza aver brindato alla commedia ben riuscita.
Passa il Sabato, arriva la Domenica.
Sento una delle mie più care amiche, alla quale avevo parlato della cosa, conoscendo la sua riservatezza. Le racconto dello scherzo, anzi della commedia, perfino esaltando la bravura degli attori.
Dopo un breve attimo di silenzio, mi dice: "E cosa ci avrebbero trovato di tanto divertente a farti uno scherzo così?"....
Ancora silenzio, questa volta per alcuni secondi, poi lei riprende: "Boh, a me non fa tanto ridere. Ma va bene dai, ci sei cascato come un polletto, povero cici mio...."
Sono un polletto......
Ecco cosa pensano di me: l'ultimo dei nerds, uno che reputa plausibile una cosa che, a pensarci bene, era proprio assurda e a cui nessuno avrebbe mai creduto.
Rimugino e valuto il fatto che l'unica persona che non hanno coinvolto è stato Alessandro, il mio migliore amico.
Perchè sapevano che lui non avrebbe partecipato, non avrebbe mai voluto partecipare.
E' proprio così, sapete?
Io bevo tutto quello che mi passano le (poche) persone che amo. Semplicemente perchè penso che non metterebbero mai il veleno nel mio bicchiere.
Quindi bevo ancora e berrò sempre.
Non da voi però, mai più.
Non dire no,
riempi un altro bicchiere amico
e non dire no se non riesco a tacere
dammi tutto, tutto
non dire no amico, non dire no.....
riempi un altro bicchiere amico
e non dire no se non riesco a tacere
dammi tutto, tutto
non dire no amico, non dire no.....
ZOE KIPLING
Io l'avevo detto che avresti reagito così... ma qualcuno mi ha detto di no... ad Alessandro non è stato detto perchè non sarebbe stato capace di stare allo scherzo e di tenersi il cecio. E anche perchè non è proprio capace di farlo, non soltanto per questioni "etiche". Ho sbagliato comunque perchè anche io la penso come chi ti ha detto "E cosa ci avrebbero trovato di tanto divertente a farti uno scherzo così?" Infatti è stato il mio primo pensiero e l'ho esternato. Ho sbagliato lo stesso perchè mi sono lasciata coinvolgere e non ho pensato con la mia testa.
RispondiEliminaRuffiana...
EliminaQuesto discorso fatto da te ha del paradossale...cmq ok, ne prendo atto.
RispondiEliminaInvece dovresti pensare di aver fatto loro un favore, magari uno di loro ha realizzato la fantasia di una vita ... l'altro è solo fuggito dalla propria ... tutti e due solo per poco, ma meglio di niente ... Sei un benefattore ...
RispondiEliminaAnonimo del 21/5 ore 22:48, non so chi tu sia, ma quello che dici.....mostra una capacità di analisi che ho visto solo in una persona, nella mia vita....
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