Una folla mesta e silenziosa sgomberava ordinatamente
la sala del maestoso Cinema Impero, realizzato in perfetto stile fascista solo pochi anni prima.
Quella gente, aveva appena finito di ascoltare il
filmato dell’ Istituto Luce che riportava la dichiarazione di guerra a Francia
e Inghilterra. Dichiarazione proclamata da Mussolini poche ore prima, dal solito
balcone e di fronte alla solita moltidudine festante di persone.
Probabilmente, a Roma, nessun adulto era riuscito a
sfuggire alle adunate fasciste. E, sempre a Roma, nessuno credeva più che quel
delirio di ovazioni fosse del tutto spontaneo e sincero.
Tutto era sempre organizzato per sembrare reale.
In
genere, la milizia si occupava dell’organizzazione, fin nei minimi dettagli.
Mobilitava le masse, anche le più
riluttanti, tramite una capillare struttura paramilitare, che agiva praticamente
casa per casa. Forniva i cartelli inneggianti al Duce o a qualsiasi cosa
andasse a genio al regime, persino i fazzoletti bianchi da sventolare.
Una
volta radunata la popolazione in Piazza Venezia, i miliziani si posizionavano
tra la gente, in centinaia di punti strategici, di modo che nessuno sfuggisse alla vista.
Infine, si preoccupavano di gestire l’ovazione,
che doveva partire sempre al momento opportuno e, naturalmente, all’unisono.
I romani, Giuseppe Bottini incluso, ben sapevano che
era tutta una messa in scena: i fazzoletti, i cartelli, le urla di giubilo, i
sorrisi e l’eccitazione dei partecipanti all’adunata. Ma sapevano anche che
quello stesso filmato sarebbe stato proiettato in centinaia, forse migliaia, di
altre sale, sparpagliate per lo stivale italiano. E che avrebbe avuto un effetto
totalmente differente.
La propaganda di regime aveva raggiunto livelli molto
elevati di sofisticazione e il popolo italiano ne aveva subito l’influenza,
sempre più pesante, anno dopo anno.
Mentre pensava queste cose, Giuseppe usciva dalla sala
del Cinema Impero, all'aperto, e prese a camminare verso casa, percorrendo Via dell’Acqua
Bullicante.
Stava iniziando a piovere. E avrebbe piovuto a lungo,
negli anni a venire.
Mussolini dichiara guerra a Francia ed Inghilterra. |
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