Ti ricordi quando mi chiamavi "hermano"?
E' passato molto tempo, ma non ho dimenticato.
Ti scrivo perchè questa sera una persona a me molto cara, e questo termine è spaventosamente riduttivo, ha chiuso una conversazione chiamandomi "hermano".
La differenza, e la conseguente importanza, è fatta di una moltitudine di cose.
L'essere complici, sempre tacitamente d'accordo.
Sentirsi vicini, anche a centinaia di km di distanza.
Anche quando non ci si sente per mesi.
E' difficile, raro, quasi unico.
Non si pretende nulla, mai.
Non ci sono prove, nè esami da superare.
Mai sotto giudizio.
Si dà, ma solo quando si sente di poter dare, per davvero e non per convenzione.
Stare insieme, è' una costante sensazione di benessere.
E' un flusso magico, che non si arresta mai, per nessuna ragione.
Questo, per me, vuol dire essere "hermano".
continua bere da questo bicchiere Zoe, almeno fino a quando ti fa divertire... tanto dopo puoi sempre vomitare ...
RispondiEliminaGnagnagnagna.....
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