Alla ricerca del confortante nulla
Zoe raccoglie rapidamente le poche cose personali, ovvero un pc, un
quadernetto a righe e una penna a sfera mezza sbilenca.
Altrettanto in fretta abbandona la stanza, oramai
deserta, dove ha visto consumarsi la sua disfatta.
Zoe aveva perso l’abitudine alla sconfitta ma, questa
volta, qualcosa è andato storto.
Zoe sa bene che è solo colpa sua se è andata così.
Ma lo deve ammettere, non deve mentire a se stesso. Era
arrivato sul campo di battaglia scarico e poco concentrato ma, soprattutto, con la presunzione di poter vincere
senza sforzi.
Destinato a perdere.
In uno stato di trance, Zoe raggiunge il suo ufficio, che poi è poco più di un
box attrezzato, e getta bruscamente sulla scrivania gli oggetti tiene in mano.
Infila il cappotto alla bell’e meglio e si dirige
veloce verso gli ascensori con passo nervoso.
Mentre raggiunge l’uscita del palazzo che ospita la
sua azienda, Zoe sta bene attento a mantenere lo sguardo fisso verso il
pavimento, per non correre il rischio di incrociare sguardi curiosi e
indiscreti.
Sente di avere un’espressione di merda che non gli
appartiene e proprio non sopporta l’idea che altri la vedano.
Non accetterebbe mai che estranei individui si possano
cibare del suo corpo di animale ferito.
Perchè è proprio così che si sente Zoe adesso.
Un antilope sfuggita miracolosamente al felino
carnefice, che sa di essere stata morsa più volte, quasi a morte.
E’ debole, vulnerabile.
Deve raggiungere al più presto un luogo protetto per
curare le piaghe e raccogliere le idee.
E così, Zoe parte alla ricerca di quel confortante
nulla, che tanto gli è amico nei momenti più duri.
Un luogo di cui solo lui conosce le coordinate.
Un luogo che esiste, ma non c'è.
Dove - forse - capirà i suoi errori e acquisirà la consapevolezza.
Dove troverà la forza per continuare a correre.
Se ne avrà voglia.
Dobbiamo necessariamente correre? |
Zoe
...Un luogo che esiste, ma non c'è..
RispondiEliminaio ho sempre creduto e crederò sempre nell'isola che non c'è, basta seguire la seconda stella a destra.
... Ombra incontra Zoe lungo la strada. Ha lo stesso stato d'animo, con la differenza che non si preoccupa se altri le scrutano il viso e indagano sulle emozioni che prova. Ha bisogno di conforto, ha bisogno di fuggire via, di accoccolarsi nella sua isola personale, l'isola della salvezza dell'anima. Sta appunto per chiedere a Zoe se può affiancarlo in quel cammino, verso la liberazione dello spirito, ma lui è già fuggito via. Ombra dovrà trovare da sola la sua isola felice, con le sue coordinate, d'altra parte ogni capitano è responsabile della propria nave, anche se questa si trova nel mezzo di una burrasca.
RispondiEliminaZoe non fugge....
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