DIVENTIAMO AMICI?

La prima amicizia che io ricordi è stata con una donna. 


Sull’amicizia è stato praticamente detto tutto.
Amicizie pericolose, eterne, di comodo, per soldi, riflesse, virtuali, amicizia tra uomini, tra donne e poi tra uomini e donne.
C'è di tutto, spesso un bel niente.
Io non voglio, ma forse non posso, aggiungere qualcosa, se non una delle mie piccole storie vere. Che, come al solito, se c'entra o non c'entra, sei sempre tu che decidi.
Quindi, come sempre ti dico, siediti e rilassati, spegni tutto meno il cervello, prendi quel bicchiere di vino rosso mezzo pieno che ti ho appena offerto e stammi ad ascoltare. Ci metto il tempo di una sigaretta fumata lentamente.

Dicevamo quindi.....
La prima amicizia che io ricordi è stata con una donna. Una bambina in realtà, forse avevo sei anni o giù di lì.
Eravamo nella stessa classe e le nostre famiglie andavano d’accordo. Ho un ricordo indelebile dell’inizio del nostro acerbo legame, triste e allo stesso tempo bellissimo, una serie di foto a cui il tempo tenta di togliere il colore, ma senza riuscirci. E non ci riuscirà fin quando io alimenterò la memoria.

Torno indietro di quasi quarant’anni e ci sono io con il mio grembiulino blu.
E' la prima elementare. All'asilo ci sono stato poco perchè facevo fatica a integrarmi con gli altri bambini, prima o poi li legnavo tutti. E così mia madre decise che la scuola poteva aspettare ancora un pò e se proprio volevo, c'era sempre il mio fratellino nato da poco a cui dargliele di santa ragione.
Ma, quando per legge non potei più sottrarmi, eccomi qui che piango disperato in un angolo in fondo alla classe.
Si, mi sembra di rivedere il colore bianco sudicio delle pareti, nascosto alla meglio da tutti i disegni appesi che odorano di pastello della Fila. 
La lavagna nera con i gessetti e il cancellino di feltro a forma di Girella Motta campeggia minacciosa nell'angolo diametralmente opposto a me. I piccoli banchi sgarrupati cha portano ancora il buco al lato per il calamaio e le sedioline di legno marrone chiaro, occupano disordinatamente l'area della classe. C’è molta luce che arriva dalle grandi finestre punteggiate da fiori di cartone dai mille colori.
Ecco, la scena si fa più nitida......Intorno a me vedo una folla di grembiuli bianchi e blu che sembra accerchiarmi, si muovono come impazziti. Solo grembiuli con il colletto e il fiocco bianco.
Le lacrime e i singhiozzi si rincorrono sempre più veloci, quasi a soffocarmi.Il liquido salmastro scorre inarrestabile sulle mie guancie invadendo occhi, naso, gola, tutto.
Adesso...adesso, silenzio.... sento solo il mio pianto e un dolore che monta, che cresce, che sale dalle viscere oscure, senza sapere il perchè. Questo ricordo non riesco a trovarlo, è sotterrato troppo profondamente, e forse è bene che sia così. Non voglio trovare risposta a questo perchè, non ora.
D’improvviso la scena cambia.
Sento una piccola mano che prima sfiora e poi afferra con decisione la mia, stringendomi forte le dita. Alzo gli occhi vitrei come biglie e vedo una bambina dai capelli corti lisci, nerissimi come lo sono i suoi occhi.
“Vieni con me”, mi dice tirandomi a se, con una voce così profonda  e sicura da non sembrare quella di un bambino della mia età, tantomeno di una bambina.
“Vieni con me”, ripete sicura, lanciandomi uno sguardo indignato e compassionevole allo stesso tempo “Adesso tu stai con me.....”

La seguii per istinto.
Il mio primo amico è stato una donna.


Zoe Kipling

L'amicizia tra uomo è donna è rara, ma quando nasce è preziosa come un diamante.

To be continued.....